CLASSIFICAZIONE E CERTIFICAZIONE ACUSTICA DEGLI EDIFICI
Lo studio ARCHITECH si è specializzato nel tempo, anche
nel settore dell' ACUSTICA ARCHITETTONICA e AMBIENTALE, sviluppando con i suoi tecnici,
un settore sempre più importante (insieme all'energetica) nella qualità degli edifici.
Si realizzano per clienti e liberi professionisti elaborati per
la DETERMINAZIONE DEI REQUISITI ACUSTICI PASSIVI, come richiesto dal DPCM 5/12/1997.
Si fa presente che lo studio è dotato di strumentazione certificata per la realizzazione di test strumentali.
E’ stata pubblicata il 22 luglio 2011, l’attesissima norma UNI 11367
“Acustica in edilizia -
Classificazione acustica delle unità immobiliari - Procedura di valutazione e
verifica in opera”. La classificazione acustica di una unità immobiliare, basata su misure
effettuate al termine dell’opera, consente di informare i futuri
proprietari/abitanti sulle caratteristiche acustiche della stessa e di tutelare
i vari soggetti che intervengono nel processo edilizio (progettisti, produttori
di materiali da costruzione, costruttori, venditori, ecc.) da possibili
successive contestazioni. Alla elaborazione di questa norma hanno partecipato oltre 60 esperti in
rappresentanza di tutti gli interessi “in gioco”. Infatti tutte le fasi che
convergono nel processo di realizzazione dell’opera sono determinanti ai fini
del risultato acustico: la progettazione, l’esecuzione dei lavori, la posa in
opera dei materiali, la direzione dei lavori, le eventuali verifiche in corso
d’opera, ecc. La norma si applica a tutti i tipi di edifici, tranne a quelli ad uso
agricolo, artigianale e industriale. Nell’ambito di applicazione della norma, i
requisiti acustici di ospedali, cliniche, case di cura e scuole sono definiti
da una specifica appendice. La norma UNI prevede quattro differenti classi di efficienza
acustica: si va dalla classe 1, che identifica il livello più alto
(più silenzioso), alla classe 4 che è la più bassa (più rumoroso): va considerato
che, seppure il livello prestazionale “di base” sia rappresentato dalla terza
classe, la stragrande maggioranza degli edifici italiani attualmente esistenti
non raggiunge neppure la quarta classe…. La valutazione complessiva di efficienza sarà obbligatoriamente accompagnata
da valutazioni per ogni singolo requisito considerato; sono
infatti oggetto di classificazione l’isolamento di facciata, l’isolamento
rispetto ai vicini (sia per i rumori aerei, sia per i rumori di calpestio) e il
livello sonoro degli impianti. Nel caso degli alberghi sono considerati altresì
gli isolamenti acustici fra ambienti della stessa unità immobiliare (es. fra le
camere). Nel processo di approvazione finale, il progetto di norma UNI ha ricevuto
circa 280 commenti, a testimonianza del grande interesse destato.
Nell'intento di diffondere, le tematiche della certificazione nel settore edile, proproniamo di seguito, un
interessante approfondimento sulla CLASSIFICAZIONE ACUSTICA che in un prossimo futuro, non troppo lontano,
si trasformerà nella CERTIFICAZIONE ACUSTICA DEGLI EDIFICI (attualmente non obbligatoria).
Ciò porterà la qualità edilizia nazionale allo stesso livello di quella europea, concretizzando un altro atteso passo,
in direzione della qualità totale, necessaria oramai, per giustificare gli elevati prezzi di mercato del costruito,
e per dotare l'acquirente di un efficace strumento di valutazione del bene;
UNI mette a disposizione un nuovo tassello per costruire “a regola
d’arte”: la classificazione acustica degli edifici
Dopo le norme sulle prestazioni energetiche degli edifici UNI TS 11300
ecco quindi un altro importante tassello che
UNI mette a disposizione degli operatori per affrontare le sfide del costruire
a regola d’arte, nell’interesse del cittadino consumatore quando si rapporta al
bene principale della propria esistenza come, in genere, è la casa: nel caso
specifico la norma definisce la classificazione acustica degli edifici.
Questa griglia di classificazione viene attuata sulla base di misurazioni dei
livelli sonori e non solo di dati progettuali, inoltre è prevista per singole
unità immobiliari e non per l'intero edificio (ad esempio, nel caso di un
condominio, la classe deve essere assegnata ad ognuno degli appartamenti che lo
compongono, e non genericamente all’intero condominio).
Se, da un lato, questo rende più complicata la determinazione di efficienza
acustica, dall'altro è una maggiore garanzia sul risultato finale che si potrà
ottenere.
Oltre ai commenti di tipo “editoriale” per facilitare la comprensione del
testo, la maggior parte delle segnalazioni ricevute riguardava problemi di tipo
“tecnico” che sono stati analizzati nel dettaglio dalla Commissione “Acustica e
vibrazioni”, per raggiungere una soluzione condivisa.
Per quanto riguarda le difficoltà applicative, la futura norma UNI è certamente
corposa e densa di contenuti tecnici che necessitano un’adeguata
professionalità, ma la Commissione UNI li ha affiancati con una parte di testo
contenente esempi di calcolo pensati proprio per facilitarne l’applicazione.
Circa la quantificazione dei requisiti acustici passivi, i valori proposti
dalla norma UNI rappresentano una reale fattibilità assicurando, al contempo,
un buon grado di comfort acustico: gli interessi degli acquirenti infatti sono sempre
stati una priorità dell’UNI, così come delle pubbliche amministrazioni locali
(Regioni e Agenzie regionali per la protezione dell’ambiente) e del Ministero
dell’Ambiente, che hanno partecipato ai lavori di normazione.
Quest’ultimo, inoltre, in perfetta sintonia con quanto fatto dall’UNI, sta
elaborando il testo del nuovo decreto sui limiti passivi che inquadrerà
opportunamente ed organicamente la materia trattata. Secondo Piero Torretta, presidente UNI
"La nuova norma tecnica sulla classificazione acustica degli edifici
costituisce un esempio di efficacia della normazione tecnica volontaria in
quanto ha saputo conciliare e sintetizzare le esigenze e le aspettative
dell'utente sulle caratteristiche prestazionali del prodotto (e le conseguenti
garanzie d'uso), con la capacità/possibilità del produttore (progettista,
fornitore di componenti, assemblatore, impresa di costruzioni) di realizzarle,
garantendo le prestazioni dichiarate ed attese”.
“Per sua natura la norma tecnica volontaria definisce infatti lo stato
dell'arte di un prodotto/servizio, ma non è una norma imposta dall'alto o
dall’esterno, bensì è un accordo condiviso, trasparente, consensuale, alla cui
definizione possono partecipare tutti gli stakeholders interessati”.
Prosegue Torretta “La norma sulla classificazione acustica degli edifici si
aggiunge a quella sulla certificazione energetica (e potrà essere integrata nel
futuro da quella sulla sostenibilità) migliorando il quadro delle informazioni
a disposizione dell'utente del bene edilizio. Quadro che, con il
meccanismo della classificazione graduata, conferisce al bene edilizio un nuovo
valore economico legato alla capacità dello stesso di soddisfare esigenze
spesso immateriali dell'utilizzatore (comfort, privacy,
emissioni CO2, consumo materiali...). Come tutte le norme tecniche
di prodotto/servizio, la norma UNI 11367 ha posto al centro della sua
attenzione il consumatore, le sue esigenze, la sua tutela nel rapporto con il
mondo della produzione, che - a sua volta - è impegnato a dare informazioni sul
tipo di prodotto che realizza e immette sul mercato: in particolare su quali
sono le caratteristiche e le prestazioni rispetto allo standard definito dalla
norma tecnica di riferimento.
Un modo per qualificare i rapporti contrattuali in modo chiaro, evitando
equivoci tra le aspettative della domanda ed il contenuto dell'offerta."
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